Strategia Multicanale: l'importanza di avere altri canali di comunicazione

Strategia Multicanale: l'importanza di avere altri canali di comunicazione
Strategia Multicanale: l'importanza di avere altri canali di comunicazione

Strategia multicanale: l'importanza di avere altri canali di comunicazione

In un mondo sempre più interconnesso, le aziende e i professionisti si trovano davanti a una sfida cruciale: non dipendere da un solo canale di comunicazione. Affidarsi esclusivamente a una piattaforma significa esporsi a rischi concreti, legati non solo a fattori tecnici o agli algoritmi ma anche ai cambiamenti improvvisi nelle abitudini degli utenti.
La comunicazione oggi non è più lineare: è frammentata, fluida e attraversa diversi touchpoint. Le persone non cercano informazioni solo su Google, non restano fedeli a un unico social, non si iscrivono a tutte le newsletter. Ognuno ha preferenze e tempi di fruizione diversi. 
Per questo motivo, costruire una presenza multicanale non è più una scelta ma una necessità strategica.
In questo articolo vedremo l’importanza di avere più canali di comunicazione.

Il cambiamento del comportamento degli utenti

Il modo in cui gli utenti consumano contenuti si è trasformato radicalmente. Non si parla più di un pubblico passivo ma di persone che scelgono consapevolmente dove, quando e come informarsi o interagire con i brand.

  • La frammentazione delle piattaforme: gli utenti non restano confinati a un unico spazio digitale.
    Possono iniziare la giornata su Instagram, fare ricerche su Google, leggere articoli su LinkedIn e concludere con un video su YouTube.
  • La ricerca di esperienze personalizzate: oggi ci si aspetta che i contenuti siano adattati al contesto e alla piattaforma.
    Un post informativo può funzionare su LinkedIn ma perdere efficacia su TikTok se non viene trasformato in un video breve e coinvolgente.
  • Il customer journey è multicanale: le decisioni d’acquisto raramente avvengono in un unico punto.
    Un utente può scoprire un brand su Instagram, leggere approfondimenti sul blog e infine iscriversi alla newsletter prima di acquistare.

La multicanalità non è un’opzione: è una conseguenza diretta dei nuovi comportamenti digitali.

Rischi di affidarsi a un solo canale

Molte realtà commettono l’errore di concentrare tutti gli sforzi su un unico strumento di comunicazione. Sebbene all’inizio possa sembrare più semplice ed economico, questa scelta comporta diversi rischi:

1. Algoritmi imprevedibili: social come Instagram, Facebook o TikTok cambiano regolarmente il modo in cui mostrano i contenuti. Una strategia che oggi funziona può perdere efficacia da un giorno all’altro.
2. Blocchi e penalizzazioni: account sospesi, restrizioni temporanee o malfunzionamenti tecnici possono bloccare la comunicazione con il pubblico. Senza canali alternativi, il rischio è quello di perdere contatti e opportunità.
3. Dipendenza da piattaforme esterne: quando tutto dipende da una piattaforma che non possiedi (ad esempio Instagram) sei soggetto alle sue regole. Non puoi decidere cosa cambierà né quando.
4. Visibilità limitata: un singolo canale non può garantire la copertura necessaria per raggiungere segmenti di pubblico differenti.

Esempio concreto: aziende che hanno costruito la propria presenza solo su Facebook si sono trovate improvvisamente invisibili quando il social ha ridotto la portata organica delle pagine aziendali.

Vantaggi di diversificare i canali di comunicazione

Investire in più canali non significa disperdere energie ma costruire un sistema solido.
Tra i principali vantaggi:

  • Maggior copertura e visibilità: ogni piattaforma intercetta pubblici differenti, ampliando la possibilità di essere trovati.
  • Customer journey più fluido: guidare l’utente attraverso diversi touchpoint crea un’esperienza più naturale e completa.
  • Fidelizzazione: un contatto che segue un brand su più canali sviluppa un legame più forte e duraturo.
  • Resilienza: in caso di problemi su un canale, gli altri garantiscono continuità.

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    Canali principali da integrare nella propria strategia

    1. Sito web e blog aziendale

    È il centro della strategia digitale: uno spazio di proprietà, indipendente da piattaforme esterne. Qui puoi:

    • Creare contenuti evergreen che continuano a portare traffico nel tempo.
    • Costruire autorevolezza con articoli di valore. 
    • Generare contatti qualificati grazie a form e call to action.

    2. Social media

    Ogni social ha un ruolo specifico:

    Instagram: ideale per storytelling visivo e brand awareness.
    Facebook: utile per community locali e segmenti di pubblico più maturi.
    LinkedIn: perfetto per networking e contenuti B2B.
    Tik Tok: ottimo per intercettare un pubblico giovane con contenuti creativi.
    Pinterest: potente motore di ricerca visuale per traffico qualificato.
    YouTube: piattaforma di video evergreen e tutorial.

    3. Email marketing e newsletter

    Uno dei canali con il ROI più alto: consente di mantenere un rapporto diretto e personalizzato con il pubblico. A differenza dei social, le liste email sono un asset di proprietà.

    4. Canali diretti

    Strumenti come WhatsApp Business e Telegram permettono di instaurare una comunicazione immediata e personalizzata, utile soprattutto per assistenza clienti e community più ristrette.

    5. Eventi online e offline

    Webinar, workshop e fiere di settore restano canali fondamentali per creare relazioni umane, rafforzare la fiducia e dare un volto reale al brand.

    Come scegliere i canali giusti per il proprio business

    Non esiste una formula universale: la scelta dipende da diversi fattori.

    1. Analisi del target: dove trascorrono il tempo i tuoi clienti? Quali canali usano per informarsi o acquistare?
    2. Obiettivi aziendali: vuoi aumentare la notorietà del brand, generare lead o vendere direttamente online?
    3. Risorse disponibili: aprire troppi canali senza poterli gestire porta più danni che benefici. Meglio pochi, ma curati.
    4. Ecosistema integrato: i canali devono dialogare tra loro. Un articolo del blog può diventare un post su LinkedIn, un reel su Instagram e una newsletter.

    Best practice per una comunicazione multicanale efficace

    • Coerenza del messaggio: il tono di voce e i valori devono restare gli stessi, adattando solo il formato.
    • Pianificazione e automazioni: strumenti come Meta Business Suite, HootsuiteBuffer  aiutano a programmare i contenuti e gestire i flussi.
    • Misurazione dei risultati: monitorare KPI come tasso di apertura email, engagement social e traffico al sito permette di ottimizzare la strategia.

    Errori da evitare

    1. Essere ovunque senza una strategia: aprire canali che non si riescono a gestire rischia di compromettere l’immagine aziendale.
    2. Comunicare in modo incoerente: ogni canale ha linguaggi diversi ma il messaggio di fondo deve restare univoco.
    3. Trascurare i dati: senza analisi e misurazioni, non è possibile capire quali canali funzionano davvero.

    In conclusione, diversificare i canali di comunicazione significa proteggere il proprio business e renderlo più solido. Non si tratta solo di “essere ovunque” ma di creare un ecosistema integrato e coerente, capace di accompagnare l’utente in ogni fase del suo percorso.
    In un panorama digitale in continua evoluzione, avere più canali di comunicazione non è una semplice opportunità ma una garanzia di stabilità, crescita e resilienza.

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    Se la tua comunicazione ti sembra confusa o poco efficace, non preoccuparti, possiamo parlarne e capire insieme da dove partire o ripartire.
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